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Costituzione

Il Consiglio pastorale parrocchiale è composto dal parroco, dai presbiteri e diaconi che eventualmente lo coadiuvano nella cura pastorale della parrocchia, da una rappresentante della comunità religiosa presente nel territorio e dai laici.

I laici partecipano al consiglio in numero congruo: due terzi di essi vengono eletti dai singoli gruppi, associazioni e movimenti che lavorano in parrocchia, mentre un terzo è liberamente designato dal parroco.

 

Rappresentanza elettiva

I membri eletti vengono chiamati a far parte del consiglio, tenendo conto che sono elettori tutte le persone di ambo i sessi, battezzate e cresimate, facenti parte della comunità parrocchiale; sono eleggibili tutti coloro che hanno raggiunto il 18° anno di età.

Il Consiglio di presidenza indice le elezioni per la designazione dei membri eletti del consiglio almeno tre mesi prima della scadenza del mandato, fissandone i tempi e le modalità, tenendo presenti le esigenze della comunità parrocchiale.

Al candidato eletto che rinuncia subentra il candidato non eletto che lo segue per numero di preferenze ottenute. Ugualmente, in caso di dimissioni o di mancata partecipazione alle attività del consiglio, il consigliere che cessa dall’incarico viene sostituito dal primo candidato non eletto.

 

Lo statuto

Lo Statuto del Consiglio pastorale parrocchiale attualmente in vigore è stato approvato il 3 novembre 2004, dopo attenta ed articolata discussione ed un lavoro di studio durato alcuni mesi.

 

Periodicità

Il Consiglio pastorale parrocchiale si riunisce con una periodicità che varia secondo le esigenze di collaborazione e di attuazione del piano pastorale; generalmente, si riunirà per un incontro di programmazione prima di settembre, per una riunione di verifica entro il mese di luglio, durante l’anno ogni volta in cui se ne ravvisi la necessità.

 

Compiti

Il Consiglio pastorale parrocchiale studia, programma e verifica l’azione pastorale della comunità nel duplice momento di crescita personale e di missione.

In particolare: realizza una vita di comunione nella realtà della Chiesa locale; sviluppa la coscienza pastorale dei laici, dei religiosi, del presbiterio; elabora un piano pastorale in una prospettiva di collaborazione unitaria, armonizzando le diverse iniziative e attività pastorali in una visione pastorale; organizza la vita della parrocchia, tenendo come punto di riferimento qualificante il piano pastorale della Chiesa italiana e quello della Chiesa diocesana.

All’interno del Consiglio pastorale parrocchiale esistono delle commissioni che hanno il compito di seguire più da vicino particolari settori della pastorale.